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Dal 1° gennaio 2025, i prestiti e i distacchi di personale saranno soggetti all’Iva anche quando l’impresa che riceve il personale rimborsa solo il costo dei dipendenti. La novità è prevista dall’articolo 16-ter del decreto del 16 settembre 2024, n. 131 (Decreto salva-infrazioni), recentemente approvato in Senato e in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale.

Questa nuova norma modifica la regola attuale, secondo cui non si applica l’Iva se un’azienda paga soltanto il costo dei lavoratori distaccati. Ora, in conformità con le decisioni europee, l’operazione di distacco è considerata un vero e proprio “servizio”, quindi soggetto a Iva, anche quando non è previsto un compenso aggiuntivo oltre al rimborso dei costi.

Dal 1° gennaio 2025, quindi, tutte le nuove operazioni di distacco o rinnovo saranno soggette all’Iva al 22%, anche se il rimborso è solo pari al costo del lavoratore. Invece, i contratti stipulati entro la fine del 2024 potranno ancora essere considerati esclusi dal campo di applicazione dell’Iva.